domenica, aprile 21, 2013

Napolitato bis: L'arrocco della casta

L'Italia continua ad essere spaccata tra chi vuole cambiare e chi tenta in tutti i modi la restaurazione. C'è una novità, il pd ha svelato le sue carte. Infatti, pur avendo predicato il cambiamento, alla prima vera scelta ha proposto Marini (in coppia con B.), Prodi e Napolitano (sempre in coppia con B.). Ma quel che è fatto è fatto e, a questo punto, ci resta solo la vera immagine della classe dirigente di questo partito.
Non voglio spendere nemmeno una parola sulla dirigenza del pd perchè potrei essere accusato i accanimento terapeutico e perchè credo che sia più interessante capire cosa sta accadendo e cosa possiamo fare per il futuro.

Democrazia = governo del popolo.

Le scorse elezioni hanno consegnato un quadro politico molto frammentato ma con una sola certezza: più del 50% (pd, SEL e M5S) degli italiani non ne voleva sapere più di accordi con B. Un altro 30% (pdl + frattaglie) non voleva saperne nulla della sinistra (o presunta tale).

Allora mi chiedo: cosa può spingere un gruppo dirigente (di pdl e pd), che ha utilizzato questa forte contrapposizione come unica idea negli ultimi 20 anni ad accordarsi senza nemmeno pensare di salvare le apparenze? Secondo me è la voglia di potere. Il pd non si è spaccato perchè voleva istituire il reddito minimo di cittadinanza, abolire il finanziamento pubblico ai partiti  o cose del genere. La divisione c'è stata perchè, non facendo il governo, non hanno potuto nominare il Presidente del Consiglio, ministri, sottosegretari, presidenti di commissioni ecc. C'era solo una poltrona disponibile a cui ambivano in tanti e hanno pensato di investire quel "tesoro" come merce di scambio per ottenere altre poltrone.

Di chi sono le colpe?

Per molti la colpa è di Bersani e/o del gruppo dirigente pd e/o di quelli che aspiravano a qual posto e/o dei "traditori" che hanno ignorato gli ordini del partito. Qualcuno più coraggioso potrebbe chiedere: chi ha scelto tutta questa gente direttamente e/o indirettamente? La risposta è scontata: siamo stati noi! Noi abbiamo creduto alle loro promesse oppure abbiamo pensato che per governare il nostro paese fosse sufficiente delegare qualcuno perchè decidesse per noi: L'ERRORE E' QUESTO. Noi abbiamo pensato che bastava scegliere qualcuno leggermente più presentabile di quelli che c'erano  per vedere le cose migliorare magicamente. Non è così.

Vorrei farvi leggere il testo di "La canzone del maggio" di de Andrè, scritta quando non ero ancora nato:

Anche se il nostro maggio
ha fatto a meno del vostro coraggio
se la paura di guardare
vi ha fatto chinare il mento
se il fuoco ha risparmiato
le vostre Millecento
anche se voi vi credete assolti
siete lo stesso coinvolti.

E se vi siete detti
non sta succedendo niente,
le fabbriche riapriranno,
arresteranno qualche studente
convinti che fosse un gioco
a cui avremmo giocato poco
provate pure a credevi assolti
siete lo stesso coinvolti.

Anche se avete chiuso
le vostre porte sul nostro muso
la notte che le pantere
ci mordevano il sedere
lasciamoci in buonafede
massacrare sui marciapiedi
anche se ora ve ne fregate,
voi quella notte voi c'eravate.

E se nei vostri quartieri
tutto è rimasto come ieri,
senza le barricate
senza feriti, senza granate,
se avete preso per buone
le "verità" della televisione
anche se allora vi siete assolti
siete lo stesso coinvolti.

E se credente ora
che tutto sia come prima
perché avete votato ancora
la sicurezza, la disciplina,
convinti di allontanare
la paura di cambiare
verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti,
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti.


Proviamo a cantarla la prossima volta che dobbiamo scegliere qualcuno per farci rappresentare.

lunedì, febbraio 25, 2013

A cosa ha portato il V-day?

L'ultimo post di questo blog risale al lontano "lunedì, settembre 10, 2007" dal titolo "V-Day: Cronaca di un evento".
In quel post ho provato a descrivere la sensazione che quel sabato qualcosa in Italia era cambiato: la gente voleva voltare pagina, partecipare alla vita pubblica, DECIDERE chi doveva governare, con quali regole ecc. Inoltre, emergeva in modo lampante la possibilità di poter utilizzare la rete per organizzarsi, creare un ampio dibattito pubblico su un tema, di coinvolgere e dare una direzione precisa al futuro del nostro paese.
A distanza di circa 5 anni e mezzo ho deciso di pubblcare un nuovo articolo perchè penso che oggi è successo qualcosa di simile all'8 settembre del 2007: il popolo italiano ha ribadito di essere il sovrano di questo paese.
Ho iniziato doverosamente quest post richiamando quando è iniziata la svolta e vorrei tralasciare tutto quello che è successo nel mezzo, non perchè meno importante, ma perchè vorrei tentare di guardare avanti.
Cosa succederà ora? Prevedere il futuro non fa parte delle mie doti però noto che in molti si avventurano in previsioni.
Diciamo che è compito del capo dello stato (dopo le consulazioni) affidare l'incarico di formare il governo. L'unico che può tentare è il rappresentante del centro-sinistra che ha la maggioranza alla camera ma, quest'ultimo, ha poche strade percorribili:
  • tornare al voto (ma come spiegherebbero la balla che era necessario appoggiare Monti per un anno per garantire la stabilità?);
  • votare nuovamente per una sola camera (e se si ottenesse lo stesso risultato?)
  • rifare l'ammucchiata con il pdl (che significherebbe la scomparsa definitiva del pd);
  • tentare a strada siciliana (con il M5S che appoggia o ferma dall'esterno un governo di centrosinistra).
Io la penso diversamente. Tutti si affannano a parlare di alleanze, appoggi esterni, grandi coalizioni, passaggio di parlamentari da uno schieramento all'altro ecc. Si tratta solo dei deliri dei "grandi" commentatori politici che parlano della vita pubblica come se stessero commentando i risultati delle partite di calcio o del calciomercato.

Il M5S è diventato così importante perchè ha sempre giocato all'attacco:  ha costantemente aperto al grande pubblico la discussione sui temi fondamentali per la gente comune. Dalla democrazia diretta ai rifiuti zero, dall'informazione libera al limite dei due mandati per i rappresentati, dal reddito di cittadinanza all'eliminazione delle province, dalla rete libera e gratuita alla certezza della giustizia ..... potrei andare avanti con questo elenco per diverse pagine ma il senso è chiaro.

Cosa dovrebbe fare adesso il M5S? Niente di diverso da quello che ha fatto in questi cinque anni! Deve stabilre i temi della vita pubblica e, questa volta, non potranno mettere nel cassetto le 350.000 firme del primo V-day.

A questo punto la scelta è degli altri partiti: affrontare i temi dando le risposte richieste dai cittadini oppure scomparire.